Casale Marittimo
Il borgo di Casale Marittimo
Il territorio di Casale Marittimo è ricco di testimonianze archeologiche che dimostrano la sua antichissima origine, quali la necropoli etrusca e altre tombe ricche di eleganti corredi funerari risalenti allo stesso periodo che testimoniano la presenza sin dall’epoca etrusca di una civiltà ricca che ivi si insediò per la ricchezza del territorio di sorgenti di acqua e di minerali. Interessante è l’antica Chiesa titolata a Sant’Andrea, trasformata e riadattata per ospitare oggi il Municipio di Casale Marittimo. La facciata si presenta nella sua forma originaria in pietra serena e con un bassorilievo realizzato da Alberto Sparapani posto al di sopra del portale d’ingresso, raffigurante “Sant’Andrea”. L’interno della chiesa presenta il soffitto in legno coperto a capriate dipinte e è impreziosito dai numerosi affreschi dipinti da Stefano Ghezzani. Particolarmente interessanti sono infine la Cappella della Madonna delle Grazie, di costruzione settecentesca, che conserva la copia di un dipinto su tavola di scuola senese, e la Chiesa di San Sebastiano, che venne edificata sul luogo ove sorgeva un antico oratorio e restaurata con materiali provenienti da una antica villa romana. La Chiesa di San Sebastiano custodisce ancora oggi una rara scultura lignea del Cinquecento di Giovanni Maria Tacci raffigurante il “Cristo ferito sorretto da alcuni Angeli” mentre alcune delle opere di maggiore rilievo appartenenti all’antica costruzione sono oggi conservate presso il “Museo di Arte Sacra di Volterra”, tra le quali un dipinto raffigurante una “Madonna col Bambino tra i Santi Sebastiano e Rocco”.
La Costa degli Etruschi
La parte principale della Costa degli Etruschi è compresa nella zona situata a metà della fascia costiera e comprende, oltre alla magnifica oasi naturalistica di Bolgheri, le belle pinete litoranee di Cecina e Donoratico; i boscosi rilievi collinari di Bibbona, Bolgheri e Monte Calvi, dove alla vegetazione mediterranea si alternano bei castagneti.
L’interesse storico-culturale si accentra nei borghi medievali di Castagneto Carducci, Suvereto e Campiglia Marittima, che conservano eloquenti vestigia di cinte murarie e di edifici fortificati. Nella zona del Monte Calvi si è svolta, fin dall’epoca etrusca – come testimoniano i resti di alcuni forni – un’importante attività di estrazione e di lavorazione di minerali. Un’altro centro d’interesse e l’area del promontorio di Piombino, che nella parte settentrionale presenta un insieme di aspetti naturalistici ed archeologici: lo splendido golfo di Baratti e la necropoli di Populonia, l’antica Populonia, l’unica città etrusca nata come base di commercio marittimo e di lavorazione del metallo estratto nella vicina isola d’Elba.
Da rilevare anche la presenza di diversi Parchi naturalistici, ad esempio il Parco di Rimigliano di S. Vincenzo. Questo tratto costiero denominato suggestivamente Costa degli Etruschi è un’occasione unica per assaporare tutti quegli elementi che rendono la Maremma una terra insieme aspra e dolce. E’ una terra, la Costa degli Etruschi, dove, in ogni stagione, è facile scegliere. Per questo è diversa. Tutto l’anno è vacanza, desiderio e voglia di scoprire, in quest’angolo di Toscana si realizza la convivenza armoniosa tra mare, natura, arte e storia.
Puoi trovare molte “anime”: un’anima “marinara” prima di tutto, che riflette la cromatura cristallina delle sue acque, con tonalità che variano dal blu intenso al verde smeraldo. Spiagge profonde ed interminabili, scogliere odorose di salmastro e di vento, protette da pinete accoglienti; è un angolo di mediterraneo vivo.
E’ una terra, la Costa degli Etruschi, dove, in ogni stagione, è facile scegliere. Per questo è diversa. Tutto l’anno è vacanza, desiderio e voglia di scoprire, in quest’angolo di Toscana si realizza la convivenza armoniosa tra mare, natura, arte e storia.
Infine, che dirti dei sapori della cucina e della gastronomia? Un avvertimento: proverai davvero il piacere di ricercare e scoprire sapori unici. Nei chilometri della Costa degli Etruschi puoi davvero impadronirti delle due anime della cucina toscana: carne e pesce, campagna e acque salmastre. Il tutto stretto in un abbraccio inestricabile e secolare, fra tradizioni tenaci e abitudini irremovibili.
Accanto alla tradizione marinara furoreggiano ancora le trattorie, luoghi di culto per il mito popolare del cinghiale e la relativa arte venatoria. Il tutto innaffiato da prestigiosi vini locali che affondano il gusto in una tradizione di cui il mondo si sta occupando.
I Borghi Medievali
Bolgheri
Bolgheri è posto su un piccolo rialto ubicato al termine del famoso viale di cipressi che parte da San Guido; tutt’intorno il paese è circondato da boschi ricchi di tipica vegetazione mediterranea e da una pianura ben coltivata.
Si collega a Castagneto, del cui comune fa parte, attraverso la “Via Bolgherese”, uno stupendo viale divenuto ormai noto come la “Strada del vino” per le pregiate qualità che qui si producono. All’antico borgo medievale si accede attraversando il monumentale arco del castello.
All’interno, sulle strette viuzze e piazzette che rievocano atmosfere di altri tempi, si affacciano piccole “botteghe” dove si possono ancora trovare i prodotti tipici della zona e dove si possono gustare le semplici specialità locali. Tra il 1838 e il 1848 Bolgheri ospitò Giosuè Carducci, che con i suoi versi contribuì a far conoscere Bolgheri e i suoi dintorni nel mondo..
Castagneto Carducci
Adagiato sulla sommità di una collina, che domina la campagna ed il mare circostante, questo incantevole borgo medioevale, si sviluppa intorno al Castello dei Della Gherardesca, edificato intorno all’anno 1.000.
Il paese ha vicoli lastricati, terrazze naturali che guardano il mare e la campagna, piazze armoniose, antiche botteghe artigiane, caratteristiche trattorie. Sono presenti importanti testimonianze storiche, di cui sono esempio il Palazzo Pretorio, sede del Comune e le Chiese di San Lorenzo e del SS. Crocifisso (per il crocifisso ligneo di epoca quattrocentesca appartenente alla chiesa).
Il Comune, che in origine si chiamava Castagneto Marittimo, ha cambiato il suo nome agli inizi del novecento, in onore al grande poeta Giosuè Carducci, che vi trascorse parte della sua vita. La casa dove Carducci abitò, ospita un museo ricco di testimonianze.
Le Città d’Arte
Volterra
Solitaria sul suo colle (che spazia su un’immensa vista dagli Appennini al Tirreno) austera e serena a un tempo, la città ha un fascino particolare che la distingue da ogni altra.
Giunti alle sue soglie si rimane colpiti dalla poderosa cerchia delle sue mura, in parte di origine medievale, in parte etrusca, nelle quali si aprono varie porte, la più famosa delle quali è la Porta dell’Arco Etrusco.
All’interno delle mura ritroviamo i ricordi della fierissima Volterra comunale del medioevo, che ci aiutano a comprendere il magico incanto della sua bellezza.
San Gimignano
Le attuali 15 torri medievali (ricordo delle 72 che la città aveva al momento di massimo splendore) annunciano da lontano al visitatore il fasto della cittadina toscana.
E lo stupore continua allorché si oltrepassa una delle porte che si aprono nella duplice cerchia delle mura per poi risalire strade silenziose alle quali fanno ala vetusti edifici.
D’improvviso poi queste vie sboccano nelle tre piazze poste al culmine della città, dove non possiamo far altro che ammirare i palazzi medievali che le cingono severi.
Pisa
Situata in una vasta pianura alluvionale (4 metri sul livello del mare) a pochi chilometri dalla costa tirrenica, Pisa (c.a. 92000 ab.) si distende sulle due rive del fiume Arno.
Tra i maggiori centri culturali d’Italia, Pisa conserva un ricco patrimonio artistico, originale rielaborazione medievale di influenze islamiche, lombarde e locali. Da ricordare lo stupendo duomo e la sua torre pendente, un monumento che fa parlare il mondo in quanto dichiarato come una delle sette meraviglie.
Capoluogo di provincia della Toscana e sede arcivescovile, la città è oggi un prestigioso centro universitario e di ricerca.
Siena
Siena ha sempre suscitato profondo interesse verso i turisti, per la bellezza dei suoi monumenti e per la ricchezza delle opere d’arte che é possibile ammirare nei musei senesi.Grandi artisti sono nati a Siena e tra questi si può ricordare Duccio di Boninsegna e Nicola Pisano, che hanno lavorato al più grande capolavoro artistico della città: il duomo di Siena.
Nei vicoli stretti e tortuosi, nei musei e negli oratori di Contrada i canti propiziatori del Palio evocano riti antichissimi e moderne allegorie, mentre lo scalpiccio delle suole sul selciato deserto, la sera, fa da contrappunto alla quiete delle vallate verdi previdentemente racchiuse dagli antichi amministratori, con secoli di anticipo sui tempi, entro le mura. Nella città possiamo ammirare numerose opere d’arte tra cui il Duomo, collocato nella rossa Piazza del Campo, e lo straordinario panorama del Facciatone, la Sala del Pellegrinaio in Santa Maria della Scala, la Libreria Piccolomini, la prestigiosa Accademia Chigiana e i grandi spazi nella fortezza medicea, che nelle sue viscere nasconde i vini più preziosi di Siena, della Toscana e della penisola.